Diagnostica per Immagini

Il presupposto iniziale per realizzare un efficace piano di trattamento personalizzato è che venga effettuata

una accurata visita clinica.



Dove per visita clinica si intende una visita che parte dalla analisi della anamnesi medica generale, quindi si fa una anamnesi odontoiatrica e quasi sempre, a meno che non si tratti di un semplice intervento particolare, viene proposto un approfondimento diagnostico generale che chiamiamo DIA.


Una DIA si compone di 4 Fasi: RXC, MOS, FOTO e SCP

• RXC


Per RXC intendiamo un set radiografico odontoiatrico completo di 16 pose, eseguito con tecnica digitale e con il metodo dei raggi paralleli con centratura. Questa analisi radiografica permette di visualizzare, fin nel più fine dettaglio, ad uno ad uno ogni elemento dentale, nonché tutti i tessuti di supporto dei denti.

• MOS


Con MOS si intendono i modelli in gesso di studio. Prendiamo due impronte delle arcate dentali, da queste sviluppiamo i modelli in gesso e li montiamo sull’articolatore. L’articolatore è un sistema meccanico che riproduce il posizionamento delle due arcate nei rapporti tra le stesse.

• FOTO


Si tratta di un set di 13 FOTO extra ed intra orali che visualizzano non solamente i denti ma anche il rapporto con i tessuti molli e che consentono di fare valutazioni anche sul piano estetico.
 
• SCP


SCP è un sondaggio con cartella paradontale computerizzata. Si tratta della rilevazione fatta in 6 punti per ogni dente di una serie di parametri che sono : 1. profondità del sondaggio, 2. entità della recessione gengivale, 3. BOP (sanguinamento al sondaggio del solco gengivale), 4. presenza di placca batterica, 5. valutazione della entità delle forche radicolari dei denti pluriradicolati, 6. mobilità dentale, 7. valutazione dalla entità della gengiva aderente. La cartella paradentale serve per valutare lo stato del supporto di ogni singolo elemento dentale.

La DIA è importante anche nei pazienti che non faranno riabilitazioni complesse, perché mette in condizione il medico di avere un quadro dettagliato e approfondito della situazione odontoiatrica del paziente al fine di poter proporre un trattamento personalizzato, in queste condizioni il medico può proporre soluzioni che tengano in considerazione: le aspettative del paziente, la sua intenzione di spesa, le necessità cliniche del caso in esame.

L’analisi integrata di questi esami diagnostici permette di giungere alla formulazione di un piano di cura personalizzato.

Un piano di trattamento personalizzato deve comunque seguire un percorso logico e non prescindere dalla sequenza delle priorità, cioè: Diagnosi, Urgenze (dolore o deficit estetico evidente), Igiene orale, Bonifica degli elementi dentali non più recuperabili, Bonifica delle carie, Progetto di conservativa (conservare il dente che è presente) e Progetto riabilitativo (ripristino di elementi dentali persi; attraverso protesi mobile, fissa , iplantoprotesi e anche ortodonzia).

Non rispettare questa procedura significa sempre esporre il paziente ad interventi sbagliati che lo costringeranno ad un costo economico non giustificato.